lunedì 4 maggio 2015

[COMICS] OUTCAST - IL REIETTO - RECENSIONE! La nuova avventura di Kirkman è finalmente arrivata. Un viaggio nella tormentata vita di Kyle Barnes!


Eccoci!!! È arrivato il momento tanto decantato! Ovvio che è passato più di un mese da quando lo dovevo fare... Ma son dettagli. Insomma sono qui per parlare di Outcast! La nuova opera di Kirkman (quello un po' ciccio che ha creato The Walking Dead) e già dal primo numero si inizia bene! Ma cos'è Outcast? Outcast è un comic scritto da Robert Kirkman e disegnato da Paul Azaceta. Pubblicato sotto l'etichetta Skybound della Image comics. In Italia è fresco di pubblicazione da parte di Salda Press che ne cura la versione nostrana. Potete leggere agili! Non ci sono spoiler, nulla più del necessario verrà detto! Perché non voglio rovinare l'esperienza di nessuno come mio solito.

Quando si parla di Kirkman, bhè si alza sempre un polverone. Genio per tanti, e sopravvalutato per altri. Forse i giusti termini per etichettare quello che il suo nome si porta nel web.
Io sono esposto tra quelli del, "genio che sa cavalcare l'onda, sperando che non lo travolga". Ovvero Kirkman ha reinventato in parte il comic, ma alla lunga lo spolpa fino a sgretolarne l'osso. Questo per dire che generalmente ha idee fuori dalle righe, e originalissime, ma che vengono spesso tirare per le lunghe, e ci si può trovare magari a leggere nella stessa serie più eventi simili tra loro. Sono fighi ugualmente, ma bisogna stare sempre attenti a tirare troppo la corda. Ma fino adesso, è sempre riuscito a creare situazioni interessanti che raramente altrove si leggono. Non nego che sia uno dei miei autori preferiti.

Ovviamente quando esce una sua nuova opera l'attenzione è incentrata su questa. Outcast è la nuova storia firmata Kirkman, e che prende forma tramite le matite di Azaceta (già noto fumettista, con uno storico rispettato). In italiano il titolo completo è Outcast Il Reietto.
Questa volta al centro dell'opera non ci sono zombie, ne super eroi. Ma bensì, la possessione, l'occulto. Un tema tanto affascinante quanto spaventoso. Diciamo un po le cose come stanno, penso che tutti noi almeno una volta abbiamo pensato alla tematica della possessione, e spesso uscendone sempre con un'aria tutt'altro che rilassata. Non è un argomento che mette buonumore, ne tanto meno facile da trattare. Ed è un argomento che spaventa. Ci può essere chi dice che l'argomento non gli fa' ne caldo ne freddo, ma io penso che in realtà anch'egli quando ci pensa, un po' di strizza la provi.
Non è compito facile rappresentare questa cosa, soprattutto se si pensa ad un opera che vuole farsi digerire da tutti.

Per farla bene in modo che non si alzi polemica inutilmente, è tutto fuorché semplice. Basti pensare a quanto noi siamo diversi l'uno dall'altro. Generalmente se si pensa alla possessione si pensa subito alla religione cristiana, in quanto è quella dove il tema viene trattato di più, ed è anche quella dove i media hanno sfruttato la possessione più volte (svariati film, libri e cazzi vari). Questo per dire che trattare la cosa non è compito facile se non si vuole andare a parare in un solo punto di riferimento. Questo oltretutto può portare a diatribe, ovvero ci possono essere i non credenti che leggendo qualche cosa possono sdegnarsi, così come i credenti i quali magari non approvano delle scelte, compresi anche quelli di altre religioni. Insomma rimane un fumetto, ma non tratta un argomento semplice, e nemmeno un argomento che può fare andare d'accordo tutti. Il mio era un esempio ma ce ne possono essere mille altri. Per dire riassumendo in breve: se si dice possessione, si pensa alla religione (quale che sia), se si dice religione, spesso si va a finire in un cerchio che non mette mai d'accordo tutti. Quindi sfornare qualcosa che tratti di un argomento complessissimo come la possessione, e che metta d'accordo tutti è assai complicato e arduo. Se Kirkman ci riuscirà o meno lo leggeremo. Lo stesso Kirkman ha detto di non volersi focalizzare solo sulla religione, e che vuole che Outcast sia una novella per tutti, ma nonostante questo vuole esplorare il tema della possessione.
Detto questo, parlo un po' del fumetto.


Il fumetto segue le vicende di Kyle Barnes. Chi è Kyle? Kyle è un uomo da un passato tormentato. Un uomo che ha paura di se stesso. Un uomo anche con un dono, o con una maledizione per come la vede lui.
Nello stesso fumetto non si sa bene cosa gli sia successo, fatto sta che vive la sua vita in solitudine, senza il benché minimo interesse per la vita. È chiuso in se stesso e non ha rapporti con altri individui, un sottotitolo il reietto che gli si addice in pieno.
Perché Kyle è diventato così? Ebbene non si sa, o meglio sembra che si scopra pagina dopo pagina, volume dopo volume, ma non sono qui per spoilerare più del necessario. Si sa che nel suo passato sono successe tante brutte cose che lo hanno portato ad essere quello che è, e queste "cose" vengono raccontate a pezzi. Infatti come si può leggere dai primi numeri, ogni tanto nelle pagine torna a galla il passato del protagonista, con dei flashback. E lasciatemi dire che il passato di Kyle è tutto fuorché luminoso e felice.
Kirkman questa volta ha voluto usare un metodo diverso per la narrazione, ovvero il metodo puzzle, così lo chiamo io, un metodo che non chiarisce tutto subito, ma che tassello dopo tassello porterà alla ricostruzione di tutto. Almeno questo è quello che sembra, poi potrebbe anche essere uno specchio per allodole... e il ciccionazzo se ne potrebbe uscire con dei WTF clamorosi. Una cosa si legge da subito, il metodo adottato è completamente diverso da quello usato per TWD. Come è anche giusto che sia, ma allo stesso tempo sembra catturare il lettore in pieno.

Kyle quindi è un recluso con un passato tormentato, sappiate questo, ma come tutte le storie che devono iniziare, c'è per forza di cose un evento che lo dovrà spronare. E come detto all'inizio, qui il tema principale è la possessione, e sarà proprio quest'ultima che farà uscire Kyle dalla sua reclusione. Come? Non sarò io a dirvelo, lo dovrete leggere. Il tema si evince fin dalle prime pagine.

Immagine tratta dall'albo a colori in versione originale, una delle prime pagine, inquietante, nevvero?
Kirkman ha voluto mettere le cose in chiaro fin dalle prime battute con il tema che qui affronterà, senza tanti giri di parole, e senza stare a giocare con pirata Popò. Come potete vedere da questa immagine Azaceta riesce nell'intento di inserire quella disperazione e oppressione nelle sue tavole. Propriamente azzeccata per una storia del genere.

Ovviamente Kyle non è solo in questa avventura, ci sono altri personaggi che lo accompagnano nelle pagine, chi sono? Leggete Outcast e lo scoprirete. Sappiate solo che caratterialmente sono ben costruiti e interessanti quasi come il protagonista. E presumo che anche loro prima o poi avranno il suo momento di gloria, ovvero il capitolo che li vedrà al centro della storia... questo presumo avvenga senz'altro visto lo spessore di questi pg.

Insomma da questo primo volume si può notare che è un qualcosa di interessantissimo e di originale. Che propone un argomento difficile, complesso, affascinante ma allo stesso tempo...terrorizzante.

L'edizione italiana curata da Salda Press, lo trovate in edicola e in fumetteria (anche in variant cover).
Vorrei parlare ora dell'edizione italiana curata da Salda Press. L'edizione italiana è diversa da quella originale. In primo luogo il formato è più piccolo, non è uguale a quello comics come Spiderma etc. Ma è in formato bonelliano (come TWD da edicola), ogni numero contiene 2 numeri americani, ed è un bimestrale, quindi uscirà ogni 2 mesi (grazie al cazzo per l'ovvietà direte voi). Ma la differenza più imponente è... l'edizione italiana è in bianco e nero. Sì avete letto bene! L'immagine proveniente dall'edizione originale postata da me poco sopra, come potete vedere è a colori. Mentre nell'edizione italiana è tutto in bianco e nero. Ma come è stato adattato? Come succede di solito? Ovvero stampare direttamente in bianco e nero?
NO!
L'edizione italiana è stata curata da Azaceta stesso, lui stesso ha decolorato le tavole aggiungendo o meno tono, per rendere l'opera perfetta anche in bianco e nero. Per mantenere quelle sfumature in una tinta ancora più cupa.

Quale delle 2 è migliore? Ecco qui sta alla preferenza del lettore perché sono più di uno i fattori da tenere inconsiderazione.
La versione a colori è la prima pensata, quella originale. Quella dove a parer mio, le palette usate rendono il tutto angosciante e claustrofobico in ogni momento. Dando realmente quel senso di oppressione che forse è stato cercato appositamente. Un senso di inquietudine, realmente forte, il tutto è squallido, come se non ci sia il ben che minimo barlume di luce, più che cupo, il tutto è stomachevole. Della serie lasciate ogni speranza voi che entrate. Ma sempre a parer mio forse è fin troppo stomachevole.

La versione italiana invece è in un bianco e nero, che ha avuto un processo apposito per renderlo tale. Cercando quindi di mantenere le stesse sfumature di quella a colori ma in bianco e nero.
Per forza di cose qualcosa a parer mio si perde per strada, ma altro si aggiunge.
Quella definizione stomachevole si affievolisce, o meglio il senso di nausea è inferiore (o nullo), e forse scorre tutto meglio. L'oppressione resta, quindi la trasmissione di questa sensazione è presente, ma non sempre, perché... Il chiaro/scuro è più evidente, sicché ogni tanto si intravede quel barlume di luce non presente nei colori. E diciamo che quel barlume di luce ci sta bene, perché anche nella più totale oscurità c'è sempre un barlume di luce, di speranza. Quindi si può vedere quella calma prima della tempesta.
L'altra cosa sono le dimensioni, questa versione è più piccola nel formato di pagina. Azaceta è molto minuzioso nei dettagli di scena, infatti spesso nelle confezioni di oggetti e non solo, si leggono nomi e parte della descrizione. Non sono importanti più di tanto. Però ormai che ci sono e sono stati predisposti come leggibili, personalmente gradirei leggerli. E facendo un confronto, nella versione originale si leggono meglio, ovvio che anche lì l'illeggibile (voluto) resta tale. Ma alcune piccole cose leggibili nella color, non sono leggibili nella nostrana. Se farete un confronto, albo alla mano, capirete subito. Ovvio sono cose superflue, così come può essere un sapone, o una sacca di flebo, però resta il fatto che avrei preferito che l'adattamento non colpisse queste cose.
Mentre l'altra cosa da dire è questa: all'interno del primo volume (per ora solo quello è reperibile in Italia), ci sono alcune tavole dove questo processo di decolorazione è peggiore rispetto ad altre, con dei grigi forse un po' troppo pastosi che impastano a modino la scena. Così come con dei bianchi decisamente troppo bianchi per il resto di tonalità della scena. E qui non è cercato l'effetto chiaro/scuro citato in precedenza. Capita raramente, però capita.

Questa è la stessa immagine postata sopra, però nella versione nostrana, per farvi una prima idea delle differenze. Non ho trovato immagini per far capire la cosa delle scritte. Su quello arrangiatevi :).
Presumo che Salda Press faccia poi uscire per le fumetterie il volumone con 6 numeri in edizione originale per formato, e a colori. In teoria sono 2 l'anno, ovvero 12 capitoli. In america esce 1 capitolo al mese. Ovviamente il costo sarà più alto. In quanto costerà sui 15€ (visto la media prezzi degli albi), e contando che ne usciranno 2 la spesa sarà intorno ai 30€ annui. Mentre per il formato da edicola, se avete preso il numero 1 a 1€ (ricordo che fino all'uscita del 2 per metà maggio, il costo del numero 1 è di soltanto 1 €urino), e calcolando che esce 6 volte l'anno. Sono 13,50€ oppure 15€ (se avete pagato il numero 1 2,50). Ovviamente la scelta è personale, e bisogna tenere conto di svariati fattori. Sono entrambe edizioni originali e non monche, una costa di più e una costa meno. Si preferiscono i colori o no? Insomma la scelta è personale! Dipende sempre poi se uscirà per davvero l'albo a colori (però presumo di sì).
Personalmente al momento la mia scelta ricade sulla versione edicola. Nonostante lo sperare che quei difetti che ci ho trovato vengano sistemati, è ancora troppo presto per decidere se è una saga che merita un investimento copioso o meno (sembra di no, ma alla fine si spende un casino in sta roba e vanno fatte delle scelte). In più forse lo preferisco in bianco e nero, mi da' l'idea che a colori sia davvero troppo deprimente per i miei gusti. In bianco e nero invece lo trovo più giusto, e alcuni contrasti rendono davvero bene.



Come valutazione per questo primo numero di Outcast, in questa edizione, gli assegno un 7.5, che credetemi, per le mie valutazioni è un numero assai alto. E ve lo consiglio! Dategli almeno una possibilità. Il primo numero lo trovate ancora ad 1€ fino a metà maggio, se non lo avete ancora, correte a prenderlo, raramente capita di leggere qualcosa di così interessante nel mondo dei comics!

Prima di salutarvi, vi voglio dire che sono già stati comprati i diritti per farne una serie TV. Quindi proprio come è stato per TWD, anche Outcast avrà una sua serie TV! E approderà presto sui nostri schermi. Questo per dire che è valido visto che in un anno si sono già messi in moto per realizzarne un series! Certo, spesso fanno delle series anche sulla cacca o su quello che pensano possa tirare, e visto che Ciccman ha un grosso seguito, potrebbe essere un qualcosa di sopravvalutato e azzardato. Ma fidatevi, non è questo il caso almeno dalle prime battute.

E ora è tempo di saluti! Spero che questa lettura sia stata di vostro gradimento, e magari che vi abbia aiutato a capire un po' meglio Outcast! Non è una vera e propria recensione, anzi proprio atipica rispetto alle mie classiche review, è per lo più un principio di conoscenza della serie. Ho mantenuto un timbro più serio e meno Neganniano del solito XD! Ci sentiamo prossimamente con... Sicuramente arriverà la recensione sul series di The Strain! Ma tante altre cosine! Ringrazio ancora voi lettori! Il count di visualizzazioni sale giorno dopo giorno, ed è bello sapere di non scrivere per nulla. Ricordo che c'è anche la pagina facebook, per restare sempre aggiornati sui miei post!

Stay Oppai & RNFnR!

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